Il divieto generalizzato dei licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo e licenziamenti collettivi resta fissato al 30 giugno 2021. Lo si apprende da un comunicato stampa del Governo diffuso nella serata del 24 maggio. Resta salva la possibilità per le imprese di ricorrere alla Cassa integrazione ordinaria Covid, dal 1° luglio al 31 dicembre 2021, senza l’onere di versare i contributi addizionali, purché non licenzino.
Cosa prevede la nuova norma
La nuova norma che sarà inserita nel decreto Sostegni bis prevede in sostanza che:
- Il blocco generalizzato dei licenziamentiindividuali per giustificato motivo oggettivo resterà in vigore fino al 30 giugno 2021 (non si attiverà la proroga automatica fino al 28 agosto ipotizzata per chi avrebbe fruito della Cassa integrazione Covid 19 dall’entrata in vigore del decreto Sostegni bis al 30 giugno);
- Resta salva la possibilità per le imprese di ricorrere alla Cassa integrazione ordinaria Covid, dal 1° luglio al 31 dicembre 2021, senza l’onere di versare i contributi addizionalipurché non si effettuino licenziamenti collettivi e individuali per giustificato motivo oggettivo mentre si usufruisce dell’ammortizzatore.
Si attende ora l’ufficialità del testo con la pubblicazione del decreto Sostegni bis in Gazzetta Ufficiale.
Lo Studio resta a disposizione per eventuali chiarimenti.